Guerriera. L’incredibile storia di Bona Lombardi di Luigi Barnaba Frigoli 

Guerriera. L’incredibile storia di Bona Lombardi

Luigi Barnaba Frigoli
La guerra non è faccenda da donne, eppure nel sanguinoso scacchiere dell’Italia del Quattrocento può accadere di tutto, anche che una fanciulla venga addestrata a combattere come un uomo. Il suo nome è Bona Lombardi, ma fra i mercenari della Banda Rossa agli ordini del generale Francesco Sforza tutti la conoscono con il nome di Gabrio. Cuore puro e occhi verdi come pietre di fiume, nel suo sangue scorre la ribellione: contro il destino che spetta alle donne, contro i soprusi degli uomini, contro chi ti attende nell’ombra per strapparti la vita o la dignità. Così, mentre il perverso duca di Milano Filippo Maria Visconti cerca di riportare il proprio dominio con le armi sulle sue terre affidandosi allo Sforza, le imprese di Bona diventano celebri, quanto quelle della quasi contemporanea Giovanna d’Arco. Con la sua astuzia, la guerriera piegherà gli avversari più bellicosi. Con il suo coraggio scenderà nei sotterranei di un oscuro castello della Bretagna, alla ricerca di una preziosa reliquia per conto del re Alfonso d’Aragona, segretamente alleato del Visconti. E con la sua tenacia, Bona difenderà a ogni costo l’amore che la lega a Brunoro di Sanvitale, comandante della Banda Rossa. Attraverso lo sguardo di una guerriera indomita come la Camilla cantata da Virgilio, e ingiustamente dimenticata dalla Storia, Luigi Barnaba Frigoli disegna un affresco avvincente delle trame di potere nell’Italia del XV secolo, teatro di grandi ambizioni e piccole meschinità. Un mondo di guerrieri che celebra unicamente le vittorie degli uomini, nel quale solo uno spirito straordinario come quello di Bona Lombardi può trovare la forza di reclamare il posto che gli spetta. 

Introduzione

Questo mese vi porto tra intrighi e tradimenti del medioevo italiano. 
Abbiamo tutti sentito parlare della famosa Giovanna d’Arco, conosciuta anche come “la pucelle d’Orléans”, eroina nazionale francese venerata come santa dalla Chiesa cattolica, insomma una donna guerriera che guidò vittoriosamente le armate francesi e che non fece nemmeno una bella fine in fin dei conti era pur sempre una donna che indossava l’armatura, al rogo! 
Bè e se vi dicessi che, sempre in quel periodo, in realtà ci fu un’altra donna che indossò l’armatura? 
Vi sto parlando di Bona Lombardi, una donna italiana addestrata a combattere e prese le armi unendosi ad una armata di mercenari spacciandosi per un uomo. 

1417, Valtellina. Ha lo spirito di un ribelle. Diventerà una donna d’arme. 

Se ne dicono di cose sul tuo conto, ragazza… se fossero vere, capirei perché i cantastorie si ostinano a cantare. 

Il mio piccolo pensiero

Romanzo edito da Rizzoli, Frigoli ci accompagna in una ricostruzione storica dell’Italia medievale, dove i tradimenti e cospirazioni sono all’ordine del giorno, ci troveremo ad avere a che fare con i complotti del duca Visconti con il generale Sforza e il Re d’Aragona.  
Anche se al primo impatto questi sembrano prendere il sopravvento, in realtà sono solo il contorno di ciò che il libro trasmette.  
Lo definirei un romanzo di donne; Bona Lombardi una guerriera cresciuta dal padre con la spada in mano, così che non debba sottomettersi a nessuno, contro i soprusi degli uomini usa l’astuzia il coraggio e la tenacia, contro il destino che aspetta alle donne, Bona sceglie il suo futuro. Ed è proprio qui che invece ritroviamo la parte opposta, Bianca Maria Visconti cresciuta come una pedina, senza alternative, futura sposa per accordi di potere, sognatrice di un amore irreale.  
Senza dimenticarci di altre figure considerate streghe e poco di buono, ma grazie alla protagonista che dimostra che non sono ciò per quello che vengono etichettate. 
Un romanzo storico affascinante, scorrevole e che ti fa scoprire una piccola parte d’Italia del Quattrocento. 
Questo è il primo libro che leggo di questo autore, ammetto che sono stata catturata dalla copertina dal primo giorno che l’ho visto in libreria finché non ho ceduto e penso proprio che terrò in considerazione anche i suoi precedenti/futuri, 
In più cosa molto affascinante è che, come tutti i lettori che leggono letteratura storica si chiedono cosa ci sia di vero o falso, alla fine l’autore risponde alle esigenze del lettore curioso rispondendo alla domanda: Cosa c’è di vero in questa storia? 
Non vi resta che leggerlo per scoprirlo! 

Voto

4/5

Citazioni

“Io non sono una santa… sono… sono una peccatrice.” “Chi lo è, guerriera? Sante azioni e peccati possono convivere in una stessa vita, come il giorno e la notte…” “i peccati sono peccati, madre…” “I peccati sono prove, guerriera. Sono battaglie in questa guerra che chiamiamo vita. L’hai detto tu stessa: l’importante è non arrendersi mai.” 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.